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Saturday, October 4, 2008

Le plat du jour: bistecchine di agnello, petali di carota confit e salsa allo yogurt

Uhhh quanto ci garba la Provence!!!!! Ok ok non è un piatto tipico provenzale questo, però a noi ci ricorda il nostro viaggio e più in generale le regioni francesi che abbiamo visitato (Provenza, Costa Azzurra e Alta Savoia). Ci affascinano i piattoni unici che ti propongono nelle brasserie con i tavolini in ferro sparpagliati nei paesini….sotto gli alberi o in mezzo alle piazzette! Ecco noi puntavamo sempre al plat du jour perché non era costoso e perché non dovevamo scervellarci per capire tra quali pietanze dovevamo scegliere….diciamo che andavamo a fortuna! Quindi questa mattina di ritorno dalla parrucchiera alle 10.30 mi sono messa a pulire il carré d’agnello per poi dividerlo in bistecchine. A questo punto dovrei dire alla “Signora Maria di turno”: compra il pezzo da pulire così spendi meno e non vai a regalare i soldi al supermercato di turno….ma NO! Non lo dirò….perchè???? Perché c’ho messo quasi un’ ora per levare lo strato di grasso, tutte le venature e tagliare l’osso! Quindi spendete 2 euro di più (tanto l’agnello costa tanto di suo) e riuscirete a fare questo piatto anche all’ultimo minuto! Ad accompagnare questa ciccia tenerissima l’insalata canasta, le patate a vapore, le carote confit aromatizzate alle erbe provenzali e l’immancabile salsina presa dal libro che nominavo nei commenti del post precedente “Salse e sughi” della stessa collana del libro del pane! Suvvia inizio a scrivere gli ingredienti anche se c’è veramente poco da spiegarvi! Giusto sulle porzioni vi dico che avevamo poca fame sennò “a cose pari” come dicono a Lucca ci sarebbe stato di tutto il doppio!

Per le bistecche di agnello (per 2 persone):
prendete 2 carré di agnello…non vi sconvolgete non sono troppe!!! Tagliate le bistecchine, infarinatele e cuocetele in una padella con un po’ di burro e un filo di olio. Devono cuocere pochissimo a fuoco alto fino a che si dorano…più o meno 2 minuti per parte anche meno se vi piace la carne al sangue; salate e pepate. Finito! Se le comprate belle e pulite è una ganzata

Per la salsa:
disponete in un ciottolino un vasetto di yogurt, un quarto di limone spremuto, un cucchiaio di prezzemolo tritato, un cucchiaio di senape di Digione in granellini e un tuorlo di uovo sodo. Amalgamate bene gli ingredienti e…basta fatto anche questo!

Per le carote confit:
tagliate con la mandolina ad uno spessore medio una carota, disponetela in una teglietta con un goccio di olio tanto per tanto di sale, zucchero ed erbe aromatiche (noi abbiamo usato il vasetto acquistato in Provenza); mettete in forno preriscaldato a 170 gradi per una mezzoretta fino a che diventano croccanti e caramellate!

Per le patate:
noi abbiamo cotto 2 patate al vapore con il microonde per 22 minuti…voi fate come volete!

Tuesday, April 29, 2008

Timballo del Gattopardo


Ciao a tutti e tutte! Dopo un po' ritorno a postare anche io. E vi presento una ricetta che forse in molti/e di voi hanno già visto in tv a Casa Alice qualche mese fa.
Quello che vi presento oggi è il "famoso" Timballo del Gattopardo, ricetta tradizionale siciliana, o almeno penso, che da qualche mese mi sono messo in testa di fare e che finalmente ci sono riuscito!
Premetto che io come ogni volta che mi metto a fare qualcosa a me "sconosciuto" ho una certa ansia da prestazione che mi avvolge, ma questo riguarda soltanto la cucina eh!?! :-)
Insomma, bando alle ciance e veniamo al dunque!

Ingredienti (per 4 persone):
400g di Anelletti Siciliani (io li ho trovati solo della De Cecco)
400g di carne macinata
2 uova sode
4 melanzane lunghe (mi raccomando, più lunghe possibili!!!)
100g di piselli
100g di caciocavallo (o treccione ragusano)
350g di passata di pomodoro
1 carota
1 cipolla rossa
1 costa di sedano
pangrattato q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

Esecuzione:
Per la verità io ho cominciato a cucinare già dal sabato, preparando il sugo che, secondo la mia teoria, il giorno dopo è più saporito...
Per il sugo ho provato ad usare la tecnica detta reazione di Maillard (santo Mario Bacherini!), da me prima di adesso mai sperimentata e devo dire che il risultato è stato ottimo! Per chi non la conoscesse ve la vado a spiegare:
Prendete una pentola in acciaio e versate una quantità sufficiente di olio extravergine (non troppo!!!). Appena l'olio è ben caldo inserite nella pentola la carne macinata e con una forchetta di legno staccatela il più possibile che non formi dei grossi grumi.
Quando la carne comincia a "chiudersi", date una piccola girata al tutto e poi lasciate che sulla pentola si formi un po' di crosticina che poi andremo a staccare.
Aggiungete una spolverata di farina e girate energicamente. Ora la reazione dovrebbe essere "innescata"!
Prima di mettere il trito di carota, cipolla e sedano, fate sfumare la carne con un bicchiere di vino rosso e lasciate evaporare per poco tempo.
A quel punto inserite il trito di verdure nella pentola e fate rosolare insieme alla carne. Aggiungete i piselli e dopo 2-3 minuti aggiungete la passata di pomodoro e amalgamate il tutto. Se il sugo vi sembra un po' "anemico" aggiungete un pizzico di concentrato di pomodoro. Regolate di sale e pepe.
Lasciate cuocere per 1 ora circa aggiungendo acqua.
Una volta cotto il sugo, lessate in acqua salata gli anelletti siciliani per circa 13 minuti.
Nel mentre, tagliate a fettine sottili (ma non troppo) le melanzane e cospargetele di sale per togliere l'amaro. Sciacquatele e friggetele in olio ben caldo.
Prendete il sugo e passatelo al setaccio separando la parte liquida dalla solida.
Una volta cotti gli anelletti, scolateli e aggiungete la parte liquida del sugo alla pasta e amalgamate per bene il tutto.
Prendete lo stampo e ungetelo con l'olio. Spolverate col pangrattato i bordi e la base dello stampo.
"Foderate" lo stampo con le melanzane fritte e, all'interno, mettete uno strato di anelletti, uno strato di ragù (la parte solida), e uno strato di uova sode a fettine.
Ripetete gli strati per una seconda volta, e chiudete con le fettine di caciocavallo e per ultimo un'altro strato di pasta.
Spolverate col pangrattato, chiudetelo con la parte di melanzane che vi è avanzata al di fuori dello stampo e schiacciate bene il tutto con una forchetta per compattare bene il timballo.
Infornare per circa 30 minuti a 180° (il tempo dipende anche dal forno che uno ha).
Ed ecco che dopo 30 minuti il famoso timballo del Gattopardo è pronto per essere servito a fette!
Un consiglio; per servirlo a fette, il timballo deve freddare un pochino, altrimenti non sarà possibile (almeno nel mio caso) servirlo in quel modo e il contenuto rimarrebbe piuttosto instabile...
Buon Appetito dal vostro Giacomo!!!