Wednesday, May 14, 2008

Ciccio se n'è andato

Purtroppo alle 1:45 di mercoledì notte, dopo circa 2 ore di agonia, Ciccio, il gatto mio e di Vanessa, è morto.
Soffriva da circa 1 mese di una patologia cardio-respiratoria che poi è sfociata in edema polmonare.
In realtà aveva problemi al cuore, e l'edema è la conseguenza di questi problemi.
Fino ad ora non aveva mai dato segni evidenti di tale malattia, anche se da 1 mesetto circa non respirava benissimo, a volte tossiva e starnutiva. Tutti pensavamo a qualcosa riconducibile ad un raffreddamento, dato anche il cambio di stagione, e non pensavamo di certo ad una cosa simile.
Lunedì scorso l'ho portato dal veterinario per farlo visitare ma lo stress del viaggio lo ha fatto collassare e ha anche avuto bisogno dell'ossigeno e delle flebo.
La veterinaria ha "approfittato" dello stato del gatto per fargli una radiografia e un elettrocardiogramma. L'edema non era ancora formato, quindi pensavano ad una polmonite.
Siamo andati avanti e indietro tra casa e ambulatorio per visitarlo e devo dire che in questi ultimi giorni non stava malissimo e stava facendo una cura di antibiotico.
Ieri sera, mentre guardavamo la tv, Ciccio si è alzato all'improvviso e ha cominciato a stendersi e a respirare male.
Abbiamo subito chiamato il veterinario con reperibilità e lo abbiamo subito portato a Porcari.
E' arrivato che non respirava quasi più. Poverino.
Lo hanno sedato e hanno tentato di intubarlo, ma quando lo hanno fatto invece dell'aria è uscito del liquido.
Aveva i polmoni completamente "allagati"!
Povero Ciccio. Quanto deve aver sofferto........
Forse sembreremo scemi, ma quando il veterinario è uscito e ci ha detto "il gattino non ce l'ha fatta", siamo scoppiati a piangere come dei bambini.
Contavamo di risolvere anche questo problema e di riportarlo a casa magari un paio di giorni dopo. Invece è stato tutto vano.
In mattinata l'abbiamo portato a casa. E' stato al piano di sotto, nella sua "gabbietta", in attesa che tornasse mio padre per sotterrarlo, avvolto nella sua coperta di pile, quella che amava tanto e dove ha sempre fatto delle lunghissime dormite.
Non mi è ancora passata. Mentre sto scrivendo sto ancora piangendo.
Questa sera, insieme a mio padre, lo abbiamo sotterrato in fondo al campo insieme alla sua coperta di pile sperando che riposi in pace, e sopra di lui ci pianteremo un olivo.
Sarà difficile dimenticarlo. Abbiamo passato 5 anni in casa con lui, con le sue fusa, con la sua voglia di coccole, con la sua "mattia", e credo che anche chi l'ha "conosciuto" sia dispiaciuto quanto me.
Ora vi lascio.
Di seguito vi lascio qualche foto per voi che non avete mai avuto il piacere di conoscerlo.
Scusate di questo sfogo ma il dolore è ancora tanto. Per noi era come un essere umano. Forse di più.
Ciao Ciccio...

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